Per pescare nel lago di Garda bisogna versare una tassa annuale attraverso il portale della Regione Lombardia
Clicca direttamente su questo link
Causale versamento:
“Tassa pesca – Licenza B – nome, cognome e codice fiscale del pescatore”
La ricevuta del pagamento è la licenza effettiva
L’Agone è una specie che da secoli dimora sui fondali del lago, per migrare verso le coste nel periodo estivo. È un pesce alquanto piccolo: lungo massimo 40 cm, non vive più di 8 anni. Si sposta in branco, nutrendosi di crostacei, insetti e plancton. Nei periodi di maggiore carestia si pescava soprattutto per sussistenza della popolazione locale.
Un altro dei pesci più piccoli del Lago di Garda è sicuramente l’Alborella. Fa parte da secoli della tradizione gastronomica gardesana, e ha anch’essa svolto un ruolo importante nel colmare l’assenza di cibo nei periodi di crisi. Lunga fino a 15 cm, ha un peso massimo di soli 50 grammi. Solitamente l’Alborella vive in gruppo e preferisce le acque più limpide e tiepide. Come l’agone, si nutre di plancton, insetti e crostacei.
Ecco uno dei pesci più temuti del lago: l’Anguilla, dalla forma serpentina e allungata. La riconoscerai facilmente, anche per l’aspetto viscido esterno, dovuto all’elevata secrezione di muco. Curiosità: sapevi che l’Anguilla cambia colore, una volta raggiunta la maturazione sessuale? Prima il dorso apparirà bruno, con un ventre tendente al giallo. Successivamente, il dorso diventerà blu scuro, mentre il ventre inizierà ad apparire di un argento intenso. Comunque, è difficile vederla di giorno! L’Anguilla vive soprattutto nelle ore notturne.
La Carpa è uno dei pesci più grossi di tutto il Lago di Garda! Appartenente alla famiglia dei Ciprinidi, riesce ad adattarsi tranquillamente ad ambienti anche molto differenti tra loro. È originaria dalla Cina, ma risulta presente in Italia già dall’Impero Romano. Si alimenta di insetti, larve e crostacei. Vive solitamente in stagni o laghi a bassa corrente, con fondo melmoso. Può raggiungere ben 20 kg!
Tra i pesci del Lago di Garda il Cavedano è uno dei più facili da scovare, perché si aggira spesso vicino alla riva. È onnivoro da piccolo, predatore da adulto: può arrivare a pesare fino a 4 kg. Durante la riproduzione, i Cavedani si aggregano nei fondali più bassi e iniziano la rincorsa delle femmine, ben più grosse dei pesci di sesso maschile.
Il Coregone Lavarello prende il nome proprio dalla forma della pupilla “ad angolo”, sua peculiare caratteristica. È una specie alloctona, che è stata immessa nel Lago di Garda agli inizi del secolo scorso. Si ciba principalmente di plancton, molluschi e crostacei. La carne del Coregone è particolarmente pregiata e delicata, oltre ad essere molto ricca di Omega3!
Uno dei pesci più famosi del Lago di Garda: mai sentito parlare del piatto “Luccio con Polenta”? Il Luccio fa parte della tradizione gastronomica lacustre da svariato tempo. Le sue dimensioni possono cambiare notevolmente, tanto che potresti anche scorgere lucci di lunghezza pari al metro! Si ciba principalmente di invertebrati e di piccoli uccelli, roditori o bisce d’acqua.
Il Persico Reale è un pesce di dimensioni medie, che fino ai 10 cm di lunghezza si ciba di plancton e piccoli organismi. Quando cresce, arrivando anche ai 50 cm, diventa un cacciatore di Alborelle, il suo “pasto” preferito. A proposito, quando è alla ricerca di cibo, potrai notare nell’acqua delle scie lasciatedal pesce mentre rincorre le sue prede.
La Tinca è un pesce che ama rifugiarsi in acque a fondo melmoso e ricche di vegetazione. Ha un colore verde giallastro, dai riflessi d’oro. Può pesare fino a 4 kg ed è riconoscibile grazie alle sue pinne nere, con un piccolo barbiglio sulla bocca.
La Trota viene spesso chiamata anche “Regina tra i pesci del Lago di Garda”: una specie endemica del Benàco, che si riproduce principalmente vicino al Sarca e sulla sponda bresciana. Si ciba di piccoli pesci e può raggiungere ben 20 kg di peso! La carne della Trota, insieme a quella del Luccio, è una delle più apprezzate della tradizione gastronomica lacustre. Ne avrai sicuramente già sentito parlare.